DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: ORTOPANORAMICA E TELECRANIO. | |
Rx Ortopanoramica
Oltre alle cartelle cliniche, abbiamo portato su computer anche la gestione del reparto radiologia, sia per quanto riguarda l’acquisizione dei dati, con collegamento diretto delle apparecchiature radiologiche al computer, che la loro archiviazione. I vantaggi sono numerosi:
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Rx Telecranio Per la diagnosi di malocclusione e la programmazione del trattamento ortodontico, l’ortodontista può necessitare di un’altra lastra oltre alla classica ortopanoramica, la teleradiografia laterale del cranio con evidenziato il profilo delle parti molli del viso. Le informazioni che fornisce questa lastra sul tipo scheletrico e sulla previsione di crescita, possono essere di grande utilità per la scelta della giusta strategia di trattamento di alcuni tipi di malocclusione (Analisi cefalometrica). Non sempre la sua prescrizione è indispensabile per l’inquadramento di un caso ortodontico: se ne può fare a meno quando l’esame clinico del paziente e dei modelli in gesso delle sue arcate dentarie, fornisce già tutti i dati necessari alla diagnosi e programmazione del piano terapeutico. La lastra viene effettuata in condizioni standardizzate, per poterla confrontare con lastre successive che si potrebbero prescrivere in corso e alla fine del trattamento. Il confronto può servire a valutare la progressione della correzione ortopedica delle più severe malocclusioni scheletriche dell’età di crescita. Il radiologo sistema all’ingresso dei condotti uditivi esterni le olive auricolari di un craniostato – così chiamato perché nel passato serviva a fissare completamente il cranio in una precisa posizione – e lascia che il paziente ruoti la testa rispetto ad un’ipotetico asse che le collega trasversalmente, fino a trovare un’orientamento naturale. Nel cercare la naturale posizione della testa il paziente dovrà tenere il busto eretto e lo sguardo all’infinito. La distanza sorgente radiogena-lastra è stabilita in mt. 1,50, da qui teleradiografia, cioè radiografia a distanza. Il raggio deve arrivare a colpire perpendicolarmente la cassetta porta lastra che viene orientata parallela al piano sagittale mediano del cranio e appoggiata alla guancia sinistra del paziente. Prima dello scatto il paziente dovrà porre le arcate dentarie in contatto. |
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